Chicago è, insieme New York e Los Angeles, una delle tre metropoli più importanti degli Stati Uniti, con una ricca storia industriale, economica e culturale.
All’inizio del XX secolo sulle sponde dei grandi laghi le più importanti industrie pesanti richiamavano lavoratori da tutto il mondo, favorendo tra l’altro la Grande Migrazione dal sud degli Stati Uniti degli anni 20. Fu così che a Chicago venne importata massicciamente la cultura del blues originario dalla zona del Delta del Mississippi. E proprio in quegli anni crebbe enormemente anche il mercato del caffè, grazie ai numerosi lavoratori delle fabbriche che andavano alla ricerca di una bevanda energetica per recuperare le fatiche del lavoro e della musica per alleviare la nostalgia (il termine blues significa proprio “essere malinconico”) tipica di chi abbandona le proprie case in cerca di maggiore fortuna.
Qui il blues prese una nuova strada, più elettrica e urbana, anche grazie alla nascita di numerose etichette discografiche, come la Chess Records, e produttori di chitarre elettriche, dando forma ad uno stile che sarà ricordato proprio come il Blues di Chicago con esponenti come Muddy Waters, Buddy Guy, Bo Diddley, per poi arrivare a Rhythm and Blues Chuck Berry e John Lee Hooker, eccetera.
Negli anni l’industria si è trasformata notevolmente ma questo fermento culturale è rimasto invariato. Dal Blues di Chicago al Rhythm’n’Blues, alla House music degli anni 70 e il post-rock degli anni 90, Chicago è sempre stata un punto di riferimento mondiale nella club culture, oltre che nell’industria, nell’economia e nell’architettura.
E quest’anno Chicago è anche punto di riferimento mondiale per la cultura del caffè, ospitando la nuova edizione dello Specialty Coffee Expo.
Dal 12 al 14 aprile saremo presenti anche noi con i nostri macinatori di caffè.
Stand numero 705.